Dopo lunga latitanza faccio ritorno al mio blog!
A fine luglio finalmente (e sottolineo FINALMENTE!) le tanto desiderate vacanze in Grecia sono arrivate. Dopo le ultime fastidiose arrabbiature lavorative, la calura imperversante e qualche imprevisto dell'ultimo minuto, io e Matteo ci siamo messi in viaggio e siamo trionfalmente sbarcati sull'isola di Amorgos.
Che dire... è un posto bellissimo, anche se all'inizio si resta un po' spiazzati. Perchè Amorgos, a differenza di molte altre isole greche, non è certo un luogo che ti accoglie; piuttosto ti respinge con forti raffiche di vento, sole cocente, terra brulla, arbusti spinosi e orde di capre selavatiche a volte un po' troppo "amichevoli".
Bisogna lasciarsi conquistare a poco a poco dai colori (il bruno della terra e l'azzurro - che più azzurro non si può - del mare e del cielo) dai profumi e dall'atmosfera che si respira sull'isola e che fa pensare a una Grecia dal sapore un po' antico e a una vita che scorre tranquilla: paesini piccoli e silenziosi; vecchietti che se ne vanno in giro in groppa agli asinelli, che chiaccherano davanti alle loro piccole e curatissime casette immacolate oppure che si dedicano ai loro orticelli; bambini che si divertono a pescare dal moletto del paese; gattoni serafici che ti osservano curiosi.
Il turismo ovviamente è presente (d'altra parte era pur sempre il mese di agosto) ma si tratta di un turismo tranquillo, poco chiassoso e fortunatamente non troppo numeroso... d'altra parte la capienza dell'isola è quella che è...
Tra i miei piani vacanzieri c'era quello di tenere sul blog un piccolo diario del viaggio, così da condividere qualche fotografia dei luoghi visitati e soprattutto descrivere quello che avremmo assaggiato (visto che questo è un blog culinario ^^)... tuttavia, ho dovuto subito scontrarmi con la dura realtà: ad Amorgos la connessione internet è pessima (nelle rare occasioni in cui c'è) e quindi non mi è stato possibile aggiornare il blog, nè tantomeno caricare qualche fotografia.
Di conseguenza ho dovuto forzatamente optare per un unico post riassuntivo una volta tornata a casa...
Come tutte le isole greche, anche Amorgos ha qualche specialità tutta sua... in primo luogo il formaggio di Amorgos, che assomiglia molto alla feta, ma è meno salato è più "sbriciolato" (io onestamente preferisco la feta). Poi abbiamo il Patatato, un gustoso stufato di capra o agnello e patate, cotto per molte ore in una densa salsa di pomodoro profumata alla cannella. L'ho trovato davvero buono... e ce lo siamo mangiato dimenticandoci di fare la foto al piatto!
Infine c'è il liquore tipico dell'isola, che si chiama Raki Psimeni: una specie di grappa aromatizzata con miele, cannella e chiodi di garofano. Quasi tutte le taverne ne offrono un bicchierino ad ogni commensale, a fine pasto... Io non amo molto l'alcol (praticamente sono astemia) quindi non posso esprimermi circa la bontà del Raki, ma Matteo l'ha trovato molto piacevole e aromatico... infatti si è sempre bevuto anche il mio bicchierino!
Naturalmente abbiamo mangiato il Moussakà (decisamente il mio piatto greco preferito), che devo rifare assolutamente a casa non appena avrò un po' di tempo e farà un pochino meno caldo.
Non mancano poi la carne e il pesce, cotti quasi sempre sulla griglia e qualche volta fritti. Polipi, calamari, pesciolini, gamberi e un grande assortimento di suvlàki (spiedini) e polpette...
Un altro cardine della cucina greca è il formaggio, primo fra tutti la feta... oltre che nell'insalata greca, la si può gustare da sola (condita con olio, origano e foglie di capperi in salamoia) oppure al forno con pomodori e peperoni.
In alternativa si può optare per il formaggio fritto nel saganaki ("saganaki" è il nome della piccola padella che viene utilizzata per la preparazione). Per questo piatto possono essere utilizzate diverse varietà di formaggio: la Graviera (a base di latte di pecora e originario di Creta... e non c'entra nulla con il Gruviera! ^^), la Kefalogroviera (prodotto nella regione dell'Epiro) oppure l'Hallumi (tipico di Cipro). La consistenza del formaggio saganaki può ricordare vagamente quella della provola cotta sulla piastra, ma il sapore è molto più intenso e salato... infatti di solito lo si condisce con succo di limone, per stemperarne un po' il sapore.
Ed ecco una golosità a cui proprio non so resistere... lo yogurt greco (che è densissimo, quasi un budino) cosparso di miele...
E per concludere non può mancare un ultimo pensiero a tutti gli amici micioni che ho incontrato durante il viaggio: in cerca di cibo e di coccole tra i tavoli delle taverne, giocosi, pigri, vivaci...
Da domani ricomincia la solita routine quotidiana (casa-ufficio-palestra-casa) e quindi si ricomincia anche con le ricettine, per tirarmi un po' su di morale...
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