domenica 18 agosto 2013

In vacanza sull'isola di Amorgos

 

Dopo lunga latitanza faccio ritorno al mio blog!
A fine luglio finalmente (e sottolineo FINALMENTE!) le tanto desiderate vacanze in Grecia sono arrivate. Dopo le ultime fastidiose arrabbiature lavorative, la calura imperversante e qualche imprevisto dell'ultimo minuto, io e Matteo ci siamo messi in viaggio e siamo trionfalmente sbarcati sull'isola di Amorgos.
Che dire... è un posto bellissimo, anche se all'inizio si resta un po' spiazzati. Perchè Amorgos, a differenza di molte altre isole greche, non è certo un luogo che ti accoglie; piuttosto ti respinge con forti raffiche di vento, sole cocente, terra brulla, arbusti spinosi e orde di capre selavatiche a volte un po' troppo "amichevoli".


Bisogna lasciarsi conquistare a poco a poco dai colori (il bruno della terra e l'azzurro - che più azzurro non si può - del mare e del cielo) dai profumi e dall'atmosfera che si respira sull'isola e che fa pensare a una Grecia dal sapore un po' antico e a una vita che scorre tranquilla: paesini piccoli e silenziosi; vecchietti che se ne vanno in giro in groppa agli asinelli, che chiaccherano davanti alle loro piccole e curatissime casette immacolate oppure che si dedicano ai loro orticelli; bambini che si divertono a pescare dal moletto del paese; gattoni serafici che ti osservano curiosi.
Il turismo ovviamente è presente (d'altra parte era pur sempre il mese di agosto) ma si tratta di un turismo tranquillo, poco chiassoso e fortunatamente non troppo numeroso... d'altra parte la capienza dell'isola è quella che è...
 
 
 

 

 


Tra i miei piani vacanzieri c'era quello di tenere sul blog un piccolo diario del viaggio, così da condividere qualche fotografia dei luoghi visitati e soprattutto descrivere quello che avremmo assaggiato (visto che questo è un blog culinario ^^)... tuttavia, ho dovuto subito scontrarmi con la dura realtà: ad Amorgos la connessione internet è pessima (nelle rare occasioni in cui c'è) e quindi non mi è stato possibile aggiornare il blog, nè tantomeno caricare qualche fotografia.
Di conseguenza ho dovuto forzatamente optare per un unico post riassuntivo una volta tornata a casa...

Come tutte le isole greche, anche Amorgos ha qualche specialità tutta sua... in primo luogo il formaggio di Amorgos, che assomiglia molto alla feta, ma è meno salato è più "sbriciolato" (io onestamente preferisco la feta). Poi abbiamo il Patatato, un gustoso stufato di capra o agnello e patate, cotto per molte ore in una densa salsa di pomodoro profumata alla cannella. L'ho trovato davvero buono... e ce lo siamo mangiato dimenticandoci di fare la foto al piatto!
Infine c'è il liquore tipico dell'isola, che si chiama Raki Psimeni: una specie di grappa aromatizzata con miele, cannella e chiodi di garofano. Quasi tutte le taverne ne offrono un bicchierino ad ogni commensale, a fine pasto... Io non amo molto l'alcol (praticamente sono astemia) quindi non posso esprimermi circa la bontà del Raki, ma Matteo l'ha trovato molto piacevole e aromatico... infatti si è sempre bevuto anche il mio bicchierino!

Naturalmente abbiamo mangiato il Moussakà (decisamente il mio piatto greco preferito), che devo rifare assolutamente a casa non appena avrò un po' di tempo e farà un pochino meno caldo.

 

Non mancano poi la carne e il pesce, cotti quasi sempre sulla griglia e qualche volta fritti. Polipi, calamari, pesciolini, gamberi e un grande assortimento di suvlàki (spiedini) e polpette...

   
   

Ovviamente, la cucina greca non sarebbe quella che è senza le buonissime verdure che sono alla base di moltissimi piatti tipici. Pomodori, peperoni, melanzane, zucchine, cetrioli, capperi, cipolle, olive... Oltre alla conosciutissima insalata greca, ho assaggiato i peperoni verdi fritti conditi con il formaggio, il briam (pasticcio di verdure al forno, non bellissimo da vedere, ma buonissimo da mangiare) e una grande varietà di polpette vegetariane (credo che ai greci le polpette siano molto simpatiche, perchè ne preparano di tantissimi tipi diversi). Quelle che mi sono piaciute di più sono quelle di ceci (tipo falafel) con sesamo e crema di melanzane e quelle di zucchine, ma ho apprezzato anche quelle a base di pomodori e foglie di menta (di cui purtroppo non ho la foto).



Un altro cardine della cucina greca è il formaggio, primo fra tutti la feta... oltre che nell'insalata greca, la si può gustare da sola (condita con olio, origano e foglie di capperi in salamoia) oppure al forno con pomodori e peperoni.


In alternativa si può optare per il formaggio fritto nel saganaki ("saganaki" è il nome della piccola padella che viene utilizzata per la preparazione). Per questo piatto possono essere utilizzate diverse varietà di formaggio: la Graviera (a base di latte di pecora e originario di Creta... e non c'entra nulla con il Gruviera! ^^), la Kefalogroviera (prodotto nella regione dell'Epiro) oppure l'Hallumi (tipico di Cipro). La consistenza del formaggio saganaki può ricordare vagamente quella della provola cotta sulla piastra, ma il sapore è molto più intenso e salato... infatti di solito lo si condisce con succo di limone, per stemperarne un po' il sapore.


Ed ecco una golosità a cui proprio non so resistere... lo yogurt greco (che è densissimo, quasi un budino) cosparso di miele...


E per concludere non può mancare un ultimo pensiero a tutti gli amici micioni che ho incontrato durante il viaggio: in cerca di cibo e di coccole tra i tavoli delle taverne, giocosi, pigri, vivaci...

 

Da domani ricomincia la solita routine quotidiana (casa-ufficio-palestra-casa) e quindi si ricomincia anche con le ricettine, per tirarmi un po' su di morale...


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