Il nostro secondo giorno a Praga è cominciato fortunatamente (ieri il
tempo era orrendo) con uno splendido sole, che ci ha permesso di
visitare la città senza avere quella fastidiosa sensazione di piedi
umidicci e senza doverci trascinare dietro scomodi ombrellini che si
rivoltano alla prima debole folata di vento.
Senza quasi rendercene conto abbiamo camminato ininterrottamente per ore e siamo arrivati a sera particolarmente bolliti...
Ad
ogni modo, così come avevamo programmato, nell'arco della giornata
abbiamo provveduto all'assaggio della salsiccia ceca e del Trdelnik,
entrambi venduti nelle bancarelle disseminate nelle varie piazze ed
entrambi molto buoni.
La salsiccia ceca sembra un maxi wurstel
solo per quanto riguarda la buccia esterna, poichè la grana interna non è
fine e quindi ricorda un po' le nostre salsicce piccanti. Mangiata
insieme al suo panino di ordinanaza è molto buona, anche senza salse
(dato che ci siamo divisi un panino e io non amo le salse, anche Matteo
ha dovuto rinunciare a senape e rafano, che vengono di solito spruzzati
in abbondanza sul salsicciotto).
Ma
la vera rivelazione è stato il Trdelnik, che io avevo già liquidato
come secco e stoppaccioso e si è invece rivelato morbidissimo
all'interno, con una crosticina croccante e zuccherosa tutta intorno.
Matteo, inizialmente scettico e titubante, ha finito per divorarne tre
nell'arco di poche ore (e lui sui dolci è piuttosto esigente), quindi
direi che il manicotto di Boemia viene promosso a pieni voti.
La ricerca di un ristorante per la cena è cominciata invece piuttosto male...
Ci
siamo avviati un po' sul tardi (dato che, avendo piluccato durante il
giorno non eravamo affamtissimi) verso una birreria di cui avevo letto
molto bene sulla guida. La metropolitana questa sera era chiusa per
lavori, quindi abbiamo fatto affidamento sulle nostre gambine, nonostate
il tragitto non fosse brevissimo. Arrivati a destinazione la birreria
era strapiena e non c'era posto, nel frattempo (come da miglior
tradizione fantozziana) ha cominciato a piovere e noi avevamo lasciato
in hotel gli ombrelli... Matteo aveva persino staccato il cappuccio
dalla giacca.
Non avevamo scelto un altro locale come piano B, ma fortunatamente avevamo occhieggiato un grazioso ristorante (Il "Blatnice" - www.blatnice.com)
mentre scarpinavamo in direzione della birreria maledetta, quindi
abbiamo fatto dietrofront e siamo accomodati lì prima che la pioggia
diventasse troppo fastidiosa. La scelta si è rivelata assolutamente
vincente... una cena da 10 e lode.
Abbiamo cominciato con un
piatto di salumi misti cechi (prosciutto affumicato, prosciutto anatra,
salame tipo ungherese e immancabile salsicciotto) e una fetta di
prosciutto di praga arrostito... tutto delizioso!
Poi,
come piatto principale, Matteo ha scelto il gulash servito nella
pagnotta rustica, mentre io ho optato per delle mini taschine di maiale
farcite con pezzetti dell'immancabile salsiccia ceca e servite con una
gustosa (anche se un po' agliosa) salsina... Tutto buonissimo, basta
guardare il gulash in pagnotta prima e dopo essere passato tra le grinfie della mia dolce metà!
Non
poteva mancare un altrettanto delizioso dolce: strudel con mela
grattugiata e cannella per Matteo e per me una specie di crepe (loro lo
chiamano pancake, ma è fatto senza lievito, quindi sono dubbiosa...)
servita con gelato al cioccolato... peccaminosissimo!!!
Quando
siamo usciti dal ristorante fortunatamente aveva smesso di piovere e
abbiamo quindi potuto concederci una bella passeggiata digestiva..
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